5 Piante con Fiori Ideali per Balconi in Pieno Sole
Scritto da Massimo Tortorici, 5 Apr 2022. Pubblicato in Caffè Tropicale.
Con questo articolo provo a darvi qualche idea in più, per far esplodere di fiori, e senza grosso sforzo, il vostro balcone esposto a favore di sole.
Siamo in primavera, e come ogni primavera che si rispetti, c’è una vera e propria corsa a riempire i propri balconi e terrazzi con piante e fiori di ogni tipo. I vivai sono letteralmente presi d’assalto, e anche i supermercati più forniti provano a partecipare a questa grande festa delle piante fiorate. I più venduti sono sicuramente loro, le piante più resistenti, facili da coltivare e in grado di riempirsi di fiori del colore che preferiamo: i Gerani. Seguono in classifica le Margherite: Perenni, Africane, Alpine, ce n’è per tutti i gusti. Ma siamo sicuri che sia la scelta migliore? Entrare, ogni primavera, in un vivaio per comprare piante fiorate da mettere in balcone, è davvero quello che vogliamo? Margherite e Gerani hanno qualche limite. Le Margherite, soprattutto in Nord-Italia rischiano grosso in inverno e, se arrivano all’anno successivo, rimane solo la parte alta della pianta, lasciando in vista dei tronchi legnosi non proprio bellissimi. I Gerani sono molto resistenti, è vero, ma sono spesso attaccati dalle famose Farfalle del Geranio, e, un attacco dopo l’altro, si rovinano. In ogni caso, sono entrambe scelte condivisibili, ma forse, nel momento in cui pensate di abbellire il vostro balcone mediamente assolato, non state considerando tutte le opzioni. Con questo articolo provo a darvi qualche idea in più, per far esplodere di fiori, e senza grosso sforzo, il vostro balcone esposto a favore di sole (se avete un balcone esposto a Nord, in quest’altro articolo provo a darvi qualche altro consiglio).
Plumbago
Cominciamo dalla pianta che più assomiglia ad una delle due nominate poco fa: il Plumbago. La somiglianza, nello specifico, è con il Geranio. Il fiore del Plumbago ha un aspetto molto simile a quello del Geranio, con il quale condivide anche il non-profumo. Il portamento però è totalmente diverso. Il Plumbago, infatti, viene anche chiamata Gelsomino Azzurro, per il suo portamento cespuglioso, per la sottigliezza degli steli e per l’aspetto delle foglie. I cespugli di Plumgabo, se gli si da spazio, possono raggiungere dimensioni davvero notevoli, durante la bella stagione. Questo aspetto, unito al fatto che è in grado di produrre tanti fiori azzurri, uno dopo l’altro (se usate un buon concime liquido per piante fiorate), è la chiave del successo del Plumbago. Una pianta in grado di occupare pienamente tutto lo spazio a propria disposizione e che, tra l’altro, è molto resistente ai parassiti. L’unico aspetto vagamente negativo da considerare è la perdita parziale di foglie, in inverno. Voi potatelo a dovere e vedrete che ad ogni primavera esploderà, prima di germogli, poi di fiori.
Lantana
Questa è forse la pianta di minor appeal tra quelle proposte in questo articolo. Già, ma la Lantana è anche super affidabile. Per quale motivo è di scarso appeal? Beh, perché la si trova davvero dappertutto, aiuole, giardini pubblici e privati, zone incolte. Il motivo è molto semplice: la Lantana è una pianta coriacea, in grado di resistere, soprattutto ai parassiti. I fiori della Lantana (anche in questo caso, non profumati) sono piccolini e si raggruppano a formare un ombrellino, spesso con un colore di base espresso in 2-3 gradazioni differenti; si parte ad esempio dal giallo dei fiorellini più centrali di un singolo gruppo, passando poi all’arancione e quasi al rosso per i fiorellini più esterni. A dir la verità il colore è sempre lo stesso, ma con il passare dei giorni i primi fiorellini sbocciati (quelli esterni) scuriscono. La Lantana, con l’inverno, tende a rovinarsi, ed è consigliata la potatura. In primavera sarà una delle prime piante a germogliare, vedrete, e, se la posizione scelta è molto assolata, dovrete fare anche una potatura di mezza estate, se non vorrete che i suoi lunghi rami arrivino fino al balcone del piano superiore al vostro!
Hibiscus
Questa è la pianta fuori categoria. Non tanto per il profumo dei fiori (anche in questo caso, niente profumo), quanto per la loro dimensione. Basti pensare che un singolo fiore di Hibiscus, con il suo iconico pistillo e i suoi grandi petali equivale, in dimensioni, a circa 15 “grappoli di fiori” di Lantana! I colori accesi dei fiori di Hibiscus sono in grado di regalare emozioni e toni esotici a qualsiasi balcone. Una bellezza che va preservata con un minimo di sforzo in più, rispetto alle altre piante presentate in questo articolo. In particolare, sono due i nemici principali dell’Hibiscus: gli afidi e il freddo. Per i primi, l’aspetto positivo è che si tratta di parassiti facili da individuare e anche da trattare, come spiego meglio in questo articolo. Per quanto riguarda il freddo (invernale), invece, potete ovviare coprendo la pianta con tessuto non-tessuto, oppure spostandola in posizione più riparata, ma pur sempre soleggiata. Dare ai vostri Hibiscus qualche ora di sole diretto, anche in inverno, è fondamentale. Non spaventatevi se durante l’inverno (e a inizio primavera) i fiori saranno più piccoli e scoloriti. Con l’arrivo della primavera, riacquisiranno colore e dimensione che vi hanno fatto perdere la testa il giorno in cui li avete comprati.
Dipladenia
Ecco un’altra pianta che, come la precedente, ha un background fortemente esotico. Rispetto alle precedenti, la Dipladenia, ha un portamento del tutto diverso: né cespuglioso, né arbustivo, ma rampicante. Per la verità, non c’è nessun obbligo di far crescere le vostre Dipladenie su un traliccio, anzi, molti le lasciano crescere selvaggiamente in modalità ricadente. Però una Dipladenia riesce molto bene in modalità rampicante, più che altro per la sua capacità di riempire lo spazio a disposizione con fiori di dimensione media, coloratissimi, e soprattutto continui per l’intera stagione calda. A prescindere dal portamento che preferite, la Dipladenia in inverno va potata, per farla ripartire sana e rigogliosa in primavera. Anche lei, come l’Hibiscus, soffre un po’ gli attacchi degli afidi; come detto però non è così difficile individuarli e debellarli. Di colori dei fiori ce n’è diversi, potrete sbizzarrirvi. Un paio di Dipladenie, insomma, non ve le toglie nessuno!
Rincospermum
Dopo tante piante con fiori bellissimi, ma non profumati, eccone una che capovolge la regola: il Rincospermum, detto anche Falso Gelsomino. Questo nomignolo è dovuto difatti a diverse somiglianze che questa pianta ha con il Vero Gelsomino, in particolare i fiori: bianchi, della stessa forma e, soprattutto, profumatissimi come quelli del Gelsomino. La fioritura del Rincospermum però, avviene prettamente in un’unica ondata, entro metà primavera e in quantità industriale. Il profumo è irresistibilmente forte e perdura per un paio di settimane. Un peccato però, il fatto che non duri fino ad ottobre, direte voi. Vero, ma il Rincospermum ha dalla sua il fatto di essere in grado di riempire molto più un traliccio, un’intera parete, o una cancellata di verde (e di bianco, quando fiorisce), rispetto al Vero Gelsomino, più cespuglioso e disordinato; in più è molto resistente, sia alle correnti d’aria fredda, sia agli attacchi parassitari. Insomma, se volete andare sul sicuro per avere una fitta siepe, all’occorrenza fiorata e profumata, andate sul Rincospermum.
Considerazioni Finali
Le piante citate in questo articolo, sono solo alcune delle possibili piante con fiori da tenere in considerazione per abbellire i propri balconi, terrazzi, giardini. I Gerani sono sempre una delle scelte migliori, sia chiaro, altrimenti non avrebbero il successo di massa che hanno. Se però lo spazio che volete riempire è ben soleggiato, e le temperature minime della vostra zona non vanno quasi mai sotto lo zero, sappiate che potete sbizzarrirvi: Hibiscus, Dipladenie, Lantane…prendetene 2-3 varietà per ciascuna e lasciate che il vostro balcone esploda di colori accesi per tutta la bella stagione!