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Big 5: le 5 piante XXL per arredare con stile il proprio soggiorno

Scritto da Massimo Tortorici, 8 Set 2024. Pubblicato in Caffè Tropicale.

Ci sono piante che da sole riescono a dare un’impronta elegante, tropicale e moderna ad un ambiente. Ecco le nostre 5 preferite.

Quando si va a fare dei safari in Africa, in Tanzania come in Botswana, ci si mette in jeep con la voglia di vedere quanti più animali possibili. Alcuni però, cinque per l’esattezza, sono in cima alla lista dei desideri di tutti: i famosi “Big 5”! L’origine dell’espressione non è in realtà felicissima: a quanto pare venne coniata dai frequentatori di safari di caccia in riferimento ai 5 più pericolosi animali da cacciare, cioè ci si riferiva a quelli che venivano ritenuti essere i “premi” più ambiti. Nel tempo (per fortuna) questa espressione è entrata a tutti gli effetti nel gergo di chi racconta una vacanza a base di safari “ludici”, fotografici. L’espressione “Big 5” può essere fuorviante, perché induce a pensare alla dimensione. Ecco, se volessimo portare questo concetto nel mondo delle piante da interno, pensando sia alle dimensioni, al portamento, sia alla desiderabilità, quali sarebbero le Big 5? Quali le 5 piante XXL dal portamento maestoso, ambite per la loro capacità di dare un deciso carattere tropicale ad un ambiente, capaci di arredare da sole un soggiorno? Ecco a voi le nostre Big 5.

Kenzia

Partiamo dalla più classica, la Kenzia. Conosciuta in botanica come Howea Forsteriana, fu scoperta a fine settecento proprio sull’isola di Howe, a centinaia di chilometri dalla costa est australiana. Nella seconda metà dell’ottocento venne introdotta in Europa e Stati Uniti come pianta da interno e da lì il successo crebbe a dismisura. Le Kenzie hanno riempito uffici governativi, palazzi reali, hotel, salotti eleganti, lo hanno fatto e tutt’ora lo fanno. Il motivo è duplice, di natura pratica e, ovviamente, estetica. Le Kenzie sono in grado di adattarsi bene agli ambienti chiusi, tollerando condizioni di luminosità non eccelsa. L’apparato radicale, trattandosi di palme, non è così ingombrante e la crescita è lenta, motivo per cui i rinvasi possono essere fatti a distanza di anni l’uno dall’altro. Per quanto attiene all’estetica il discorso è semplice: la Kenzia è LA pianta elegante per antonomasia. Le sue grandi foglie alte e aggraziate, la crescita in verticale e “a ventaglio”, la frondosità lussureggiante che può esprimere un esemplare con più fusti ravvicinati, fanno della Kenzia una pianta in grado di dare un tocco esotico ed elegatne a qualsiasi ambiente di grandi dimensioni. Una pianta grande ma al tempo stesso “leggera”, che non appesantisce la vista. Per tutte queste ragioni la Kenzia è diventata un “grande classico” dell’arredamento da interno.

Strelitzia Nicolai

Rimaniamo sul portamento “slanciato a ventaglio” ma facciamo un salto dall’Oceania all’Africa, zona sud-orientale del continente. Le Strelitzie sono originarie di questa zona del mondo dove crescono, nel caso della S. Nicolai, altissime sotto il sole australe. La Strelitzia Nicolai è una pianta che, a partire dalla seconda metà del novecento ha colonizzato milioni di soggiorni, locali, bar, negozi, ma anche terrazzi, patii, giardini.
Nelle zone a inverno più mite infatti non ha alcuna difficoltà ad adattarsi anche all’esterno. La Strelitzia Nicolai spesso viene associata, a volte confusa, con altre due piante: il Banano e la Strelitzia Reginae. Con la prima è imparentata alla lontana e in effetti ha foglie apparentemente simili, ma molto più resistenti al vento, più rigide e di un verde più brillante; anche l’ingombro è diverso, avendo ogni fusto di Strelitzia foglie che crescono in 2 sole direzioni, una opposta all’altra (quelle del Banano crescono a 360 gradi, in tutte le direzioni). La differenza rispetto alla sua parente più stretta invece, la S. Reginae, è nell’altezza, più sproporzionatamente grande, e nel fiore. Eh sì, la Strelitzia Nicolai, anche chiamata “Uccello del Paradiso Gigante” fa un fiore molto simile (diverso solo nei colori) a quello del famosissimo “Uccello del Paradiso”, la Strelitzia Reginae appunto. Rispetto alla Kenzia, la Strelitzia Nicolai ha bisogno di abbondante luce indiretta, per crescere al meglio e di qualche rinvaso in più, nel tempo. Un vaso con esemplari di dimensioni medio-piccole (1-1,20 metri) in un soggiorno fa già “Tropici”, un vaso con esemplari di dimensioni medio-grandi (2,5-3 metri) produce un solo effetto: WOW!

Monstera Deliciosa

Pianta del Pane, Swiss Cheese Plant, Pianta coi “buchi”, chiamatela come vi pare (per favore non “Filodendro”!), fatto sta che la Monstera Deliciosa è a tutti gli effetti la pianta da interno più iconica di tutte. Le sue foglie sono praticamente ovunque, su lenzuola, tende, tovaglie da tavola, magliette, tazze,etc. E anche in moltissimi salotti, locali e giardini mediterranei. La prima citazione botanica risale al 1763, ma è stata catalogata solo 80 anni dopo. Ma, non essendo pratica come una Kenzia, c’ha messo un po’ a debuttare nel mercato “consumer”. Ebbene, a partire dagli anni ’50 del novecento il successo della Monstera Deliciosa è cresciuto esponenzialmente. I suoi fusti devono essere ben ancorati ad un sostegno, e le foglie possono diventare davvero ingombranti, ma ogni volta che ne nasce una nuova, il cuore vi batterà a mille. Ogni foglia di Monstera è diversa dall’altra, e più grandi le farà, maggiori saranno le fessurazioni e i buchi presenti. Una vera e propria opera d’arte in un angolo luminoso del vostro soggiorno. Diffidate dalle imitazioni, soprattutto quelle artificiali!

Ficus Lyrata

OK, finora abbiamo citato delle vere e proprie istituzioni, giganti verdi che sono nel giro dell’arredo da interni da decenni. Ora però parliamo di una pianta salita alla ribalta solo di recente, a partire da inizio 2000, sua maestosità Ficus Lyrata! Originario dell’Africa centro-occidentale, il Ficus Lyrata è forse la pianta più apprezzata da architetti di interni e arredatori. Spesso utilizzato come punto focale in una stanza, grazie al suo aspetto elegante e imponente, è particolarmente ideale per ambienti moderni e minimalisti, dove le sue foglie grandi e verdi creano un contrasto con arredi sobri e neutri. C’è un altro aspetto che lo rende estremamente unico e altamente desiderabile, come una big 5 che si rispetti: la possibilità di assumere una forma ad albero. Gli esemplari di Ficus Lyrata già impostati come veri e propri alberi da interni sono parecchio costosi, costosissimi se sono anche già oltre i 2 metri di altezza. Volete risparmiare? Vi basterà comprarne uno relativamente giovane, a fusto singolo, e decidere voi quando e a che altezza cimarlo per indurne la ramificazione. Una cosa è certa, le venature delle sue grandi foglie lucide aggiungeranno un tocco di design ed eleganza unici al vostro (luminoso) soggiorno.

Alocasia Regal Shields

Per l’ultima delle 5 stupende piante trattate in questo articolo, facciamo un’eccezione sull’origine. Parliamo infatti di una “cultivar”, cioè di una pianta creata “artificialmente” incrociando varietà diverse. In questo caso specifico, parliamo dell’Alocasia Regal Shields, vera e propria campionessa di eleganza, esotismo e “coolness”. Creata in Florida nel 2007 incrociando un’Alocasia Odora (molto simile alla Alocasia Macrorrhizos “Orecchie di Elefante”) e un’Alocasia Reginula (detta anche “Alocasia Black Velvet”), l’Alocasia Regal Shields ha rapidamente guadagnato popolarità grazie al suo aspetto esotico e imponente. Le sue grandi foglie verde scuro sono perfette per creare un contrasto con pareti chiare o arredi in toni neutri. La sua crescita verticale la rende ideale per riempire angoli o spazi vuoti in stanze ampie, ma senza esagerare (mediamente mantiene 4-5 foglie per rizoma). Sviluppando foglie in tutte le direzioni, è una pianta la cui presenza scultorea è perfetta accanto ad un divano, magari posizionato a centro stanza. Come tutte le Alocasie, anche la Regal Shields in inverno tende a perdere qualche foglia in più, essendo rizomatosa, ma potrete limitare le perdite spostandola in una posizione dove riceve più luce e bagnandola di meno, magari per sub-irrigazione. In ogni caso, data la bellezza delle sue foglie, statene certe/i, anche una sola foglia sarà fonte di brividi ad ogni sguardo.

Massimo Tortorici