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Un arbusto dai rami verdissimi

PORTULACARIA AFRA


“Portula…che?” Direte voi. Portulacaria Afra (leggetelo lentamente), detta anche Cespuglio di Elefante, è una pianta succulenta a portamento arbustivo, originaria dell’Africa meridionale

Introduzione

Immaginate di essere in un bel giardino arido, pieno di cactacee e succulente di ogni tipo. Ci sono i cactus  più e meno slanciati, quelli più e meno spinosi, agave giganteschi, alcuni dei quali pronti a sputare verso l’alto il loro “braccio fiorato”, Aloe di ogni tipo, ognuna con i propri colori; e ancora, nelle zone più ombreggiate, alberelli di Crassula, Epiphyllum; e poi ancora le ricadenti Senecio Rowleyanus, Rhipsalis, Echeveria e Sedum per tutti i gusti. Insomma, sembra esserci tutto ciò che un’ appassionata/o di succulente possa desiderare…in realtà, fra piante con portamento verticale, ricadente, ad “alberello” e strisciante, ne manca una a completare il quadro, diciamo un bell’arbusto. E qual è la pianta grassa con portamento arbustivo più diffusa e importante sulla Terra? Ma è chiaro, la Portulacaria Afra!


Descrizione

“Portula…che?” Direte voi. Portulacaria Afra (leggetelo lentamente), detta anche Cespuglio di Elefante, è una pianta (lo avrete capito) succulenta a portamento arbustivo, originaria dell’Africa meridionale. Non ha spine, ma foglie piccoline (mediamente 2-3 cm di diametro) e verdissime che adornano rami apparentemente legnosi, ma in realtà semi-carnosi, tendenti al bruno. Non cresce moltissimo in altezza, generalmente arriva ad 1 metro, sui nostri balconi, ma se gli date un vaso spazioso, può estendersi in tutte le direzioni, nella tipica maniera disordinata di un arbusto. In natura, invece, va ben oltre il metro, arrivando anche a 3-4 metri di altezza! Questa caratteristica, unita al fatto che le sue foglioline sono tante e piene d’acqua, la rendono uno dei cibi preferiti nella dieta degli elefanti africani che vivono nel sud del continente, da cui il suo soprannome. Ah, per gli amanti delle varianti, c’è anche la Portulacaria Afra Variegata, con foglie di un verde più chiaro screziate di bianco.


Condizioni ideali per tenere una portulacaria afra in balcone (o in casa)

Parliamoci chiaro: visto il portamento arbustivo, a tratti disordinato, la Portulacaria Afra non è una pianta da tenere in casa. O meglio, lo si può fare, ma sarebbe un vero peccato non darle la possibilità di sprigionare i suoi rami verdi in tutte le direzioni possibili. Voi direte “ok, ma come la mettiamo con il freddo invernale?” Niente paura! Fino ai 5-6 gradi notturni li regge; poi certo, le gelate a zero gradi, anche no! Meglio metterla in posizione più riparata in questi casi. Ad ogni modo, se darete alla vostra Portulacaria Afra la possibilità di beneficiare di qualche ora di sole diretto ogni giorno, sarà molto meglio. Può andar bene anche posizionata a mezz’ombra eh, ma d’inverno un po’ di tepore ogni giorno le serve. Se la mettete a dimora in un substrato adatto, vale a dire un qualsiasi terriccio per succulente, sabbioso e drenante al punto giusto, non avrete problemi di marciume radicale e potrete innaffiarla con sufficiente tranquillità. Anzi, in estate noterete che ha bisogno di bere abbastanza, ma non esagerate. Una bella innaffiata abbondante ogni 5-7 giorni sarà sufficiente. Se poi durante la stagione buona userete un concime liquido per piante grasse, ogni 2 settimane, sarà un’esplosione di rami nuovi e verdissimi!


Possibili problemi

La Portulacaria Afra è una di quelle piante che potete dimenticarvi, in generale. Se la tenete in balcone un problema può essere la sua reazione ad eventuali gelate; in inverno, mettetela in un posto un minimo riparato, ma solo se dalle vostre parti le minime vanno dai 5-6 gradi in giù. Se la tenete in casa, invece, il problema più facile da riscontrare può essere il marciume. Oltre a darle la posizione più luminosa che possiate, state attente/i a quanta acqua le date, soprattutto in inverno; per sicurezza, taratevi sulle Sansevierie (una in casa dovete averla per forza!): irrigate abbondantemente una volta ogni 2 settimane in estate, una ogni 3-4 in inverno, o comunque sempre quando il terreno è asciutto. Parassiti da evitare? “Solo” la cocciniglia. In particolare, la cocciniglia elmetto può insediarsi molto fastidiosamente sulle foglioline della Portulacaria Afra. La buona notizia è che, a differenza di quanto dovreste fare su una cactacea a fusto singolo, nel caso della Portulacaria, vi basterà rimuovere i rami infestati per risolvere il problema e magari “lavare” la pianta con un giro di Closter Sapone Molle di Potassio. State tranquille/i, dopo pochi giorni, lì dovete avete tagliato, vedrete spuntare un germoglietto, che dopo qualche settimana sarà già diventato un bel rametto nuovo.


Propagazione Portulacaria Afra

Mettete da parte stazioni di propagazione, perlite, sfagno…la Portulacaria Afra si propaga all’antica e cioè mettendo le talee apicali direttamente in terra. Certo, dovrete prelevare talee non troppo lunghe, 5-6 cm, in modo da favorire il radicamento, darle un filo d’acqua ogni tanto e, soprattutto, fare questa operazione nel corso della primavera o anche in estate. Vedrete, con una bella pianta madre di Portulacaria Afra, in una sola stagione potrete regalare piantine a tutti i vostri amici/parenti/colleghi!


Considerazioni finali

La Portulacaria Afra può sembrare all’apparenza una pianta abbastanza semplice, quasi inutile, per alcuni. Il portamento arbustivo, ad alcune/i amanti delle succulente, può dare meno soddisfazioni di quanto non possa dare il vedere un Aloe ingrandirsi, o un’Euphorbia crescere in altezza, anno dopo anno. Eppure, è proprio questo il bello della Portulacaria, l’essere un arbusto. Nel corso del tempo, potrete infatti potarla a vostro piacimento, sperimentando forme nuove, fino a quando non avrete trovato quella che vi soddisferà di più, magari trasformando la vostra Portulacaria in un bell’alberello!


  • livello difficoltà

    Basso

  • illuminazione

    Luce Alta

  • irrigazione

    Se terreno asciutto

  • Livello umidità

    Medio-Basso

  • ritmo crescita

    Medio

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