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Biostimolanti: preziosi alleati per la salute delle nostre piante

Scritto da Massimo Tortorici, 23 Ago 2022. Pubblicato in Caffè Tropicale.

Siete tornate/i dalle vacanze estive e avete trovato un po’ di piante messe male, alcune mezze-secche, altre attaccate da acari o ragnetto rosso. Oppure, si avvicina la stagione fredda, e avete paura di come reggeranno le piante che terrete fuori, per ragioni logistiche, di come risponderanno ad eventuali drastici cali di temperatura. Oppure ancora, siamo ad inizio primavera e sperate il vostro limone fiorisca e soprattutto fruttifichi il più possibile. Cos’hanno in comune queste tre situazioni apparentemente molto diverse tra loro? Voi direte: “Ansia, mi mettono tanta ansia!” Già, a parte questo, condizione obbligata quando si è piantologhe/ghi, c’è un altro elemento che accomuna tutte e tre le situazioni descritte, o meglio, una parola: BIOSTIMOLANTE. In tutti e tre i casi, se ne userete uno, potrete dormire sonni più tranquilli, o, in altri termini, ridurre l’“ansia da plantlover”.

I biostimolanti non sono concimi

Partiamo dalle basi. I biostimolanti o fitostimolanti sono diversi dai concimi e per tale ragione, diciamo subito che nel 90% dei casi si possono usare contemporaneamente all’impiego del concime. La differenza è concettuale: i concimi apportano macro- e micro-elementi (come spiego meglio in questo articolo) che, una volta assorbiti, permettono alla pianta di produrre energia. I biostimolanti, invece, apportano energia diretta alla pianta, principalmente tramite aminoacidi e specifici micro-elementi. Il concime costituisce quindi la dieta base di una pianta, i nutrienti che apporta non possono e non devono mai mancare. I biostimolanti vanno considerati più come integratori veri e propri alla dieta delle vostre piante. Come detto, i due tipi di prodotti possono essere usati in contemporanea, e cioè mischiando all’acqua di irrigazione sia il concime liquido che il biostimolante, oppure irrigando con concime e spruzzando il biostimolante sul fogliame. Ciò è vero sempre quando utilizzate un concime liquido. Nel caso utilizziate invece un concime granulare, a rilascio più lento e prolungato, meglio alternare i due prodotti.

Di biostimolanti ce n’è uno per ogni evenienza, ne parliamo nei prossimi paragrafi.

Prevenire è meglio che curare

Il primo prodotto di cui è giusto parlare è quello forse più conosciuto: CIFO Algatron. Conosciuto dai più come prodotto utile nella fase di radicazione di una talea nel passaggio da idro- o semi-idroponica a terra, Algatron è utilissimo in diverse altre situazioni. Diciamo che ogni volta che avete la possibilità di prevedere che la vostra o alcune vostre piante andranno incontro a condizioni di stress importante, utilizzare CIFO Algatron è un’ottima idea. Di che situazioni parliamo? Partenza pre-vacanze estive e quindi prolungato periodo di caldo, di siccità e di scarso ricambio d’aria; avvicinarsi della stagione invernale per un albero di Limone che deve, per forza di cose, rimanere all’aperto; arrivo (previsto grazie alle previsioni meteo) di importanti sbalzi termici, siano essi caldi o freddi; e naturalmente, passaggio talea da idro- o semi-idroponica a substrato. Volete sapere qual è il segreto di Algatron? È nel nome stesso: Alga Macrocystis. Questo biostimolante è, di fatti, un macerato di Alga Macrocystis, un’alga che contiene sostanze che aiutano ad aumentare la concentrazione di soluti all’interno delle cellule della pianta. Per farla breve, utilizzando Algatron, la vostra pianta sarà maggiormente in grado di mantenere il giusto livello di idratazione al variare delle condizioni atmosferiche dei giorni successivi. Sia chiaro, Algatron non fa miracoli, ma se utilizzato per tempo e nelle giuste dosi, il risultato è tangibile; o meglio non vi accorgerete quasi di cosa ha rischiato la vostra pianta, e andrete avanti tranquilli e beati.

Quando il gioco si fa duro…

Non siete state/i previdenti, o peggio ancora siete state/i tirchie/i pensando che, dopotutto, potevate fare a meno di un prodotto “di nicchia” come può sembrare un biostimolante, e ora vi ritrovate con piante stressate e stentate? Tranquilli, niente panico! C’è Sinergon Plus, sempre di CIFO. CIFO Sinergon Plus è un fitostimolante che, di fatti, si usa dopo che la pianta è stata sottoposta ad uno stress di qualunque natura, a differenza di Algatron che risulta utile prima dell’evento. Nello specifico è ottimo sia in casi di stress termico (troppo caldo o troppo freddo, magari anche prolungatamente), sia in casi di stress idrico (siccità o eccesso di acqua). Ecco nel caso di stress da eccesso idrico, va ovviamente impiegato nebulizzandolo sulle foglie, no di certo diluendolo nell’acqua di irrigazione. Sembra scontato, ma è meglio specificarlo. Oltre ad aiutarvi a risolvere queste situazioni di stress termico/idrico, però, Sinergon Plus è anche un ottimo alleato nella lotta contro i parassiti. In effetti, Sinergon Plus, grazie ai suoi componenti e all’energia diretta che è in grado di dare alla pianta, aiuta la pianta stessa a migliorare e velocizzare l’assorbimento degli antiparassitari che state impiegando (siano essi prodotti contro ragnetto rosso, afidi, cocciniglia, etc.). Insomma, dovete proprio averne una bottiglia in casa!

Quando i dettagli fanno la differenza

Ok gestire sbalzi termici e traumi…queste sono situazioncine che in genere si presentano con le piante da interno. Ma se volessimo dare una mano a piante fiorate o dare un supporto al mini-orto che stiamo cercando di allestire in balcone? Anche per questi casi c’è un biostimolante di riferimento: il Bio Oro, naturalmente, CIFO. Questo fitostimolante, è infatti particolarmente indicato per il supporto di fioriture e delle fasi successive, se ce ne sono. Nello specifico risulta molto utile durante l’allegagione, e cioè quella fase in cui il fruttino prende il posto del fiore. Una pianta su tutti, il Limone. Nel caso del Limone, come è noto, l’allegagione è spesso traumatica. Buona parte dei fruttini cade entro il primo mese. Una dinamica del tutto naturale. Fare la fotosintesi e far crescere fiori e frutti richiede molta energia; in più durante la primavera è difficile valutare il giusto apporto idrico da fornire, e spesso si sbaglia, dandone troppa. Il CIFO Bio Oro, supporta la pianta proprio in questa fase, e aiuta nel ridurre al minimo la perdita di fruttini. Inoltre, a quanto pare, supporta anche lo sviluppo dei frutti, migliorandone il sapore; e si può usare fino al giorno prima della raccolta, è bio 100% naturale. Insomma,  un vero toccasana, da utilizzare, a differenza degli altri due citati, solo diluito con l’acqua di irrigazione, mai sul fogliame.

Considerazioni Finali

Vi si è aperto un mondo, vero? Ora, sia chiaro, una pianta in vaso può vivere benissimo senza l’apporto di un biostimolante, il vero prodotto fondamentale per sostenerne la crescita e il nutrimento è il concime. Utilizzando un biostimolante, però potrete a tutti gli effetti affermare di essere passati ad un livello successivo di cure; soprattutto, potrete ridurre al minimo la famosa ansia da plant parent e guardare con ottimismo al futuro delle vostre amate piante.

Massimo Tortorici