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Tripidi: come riconoscerli ed eliminarli per sempre

Scritto da Massimo Tortorici, 17 Apr 2024. Pubblicato in Caffè Tropicale.

Piccolo approfondimento su un parassita potenzialmente in grado di infestare un intero ambiente di piante indoor

Nelle stagioni calde, si sa, le nostre piante da esterno e anche quelle da interno crescono visibilmente. Un periodo d’oro, quello che va da marzo ad ottobre, da sfruttare al massimo per godere di piante sane e rigogliose nel resto dell’anno. Ci sono però alcuni elementi di disturbo che si manifestano anche e soprattutto in questa stagione. Stiamo parlando, ovviamente, di parassiti. Tra i più sottovalutati ci sono loro, i tripidi, insetti fitofagi, visibili ad occhio nudo, che sono soliti raggrupparsi sulle foglie più tenere delle nostre piante ornamentali (e non solo). I sintomi sono chiari: foglie che si decolorano, con tante mini-cicatrici, crescita completamente bloccata, debolezza generale. I rimedi disponibili sul mercato non sono tanti, come per altri amici parassiti (vedi afidi e cocciniglie). Proprio per questo è ancora più importante capire come riconoscere i tripidi e come intervenire in caso di infestazione.

Come riconoscere i tripidi e perchè bisogna non sottovalutarli

Allo stadio larvale/giovanile, i tripidi hanno un aspetto longilineo (circa un paio di millimetri), colore giallino e strisciano lungo la superficie della foglia come dei veri e propri vermetti. Li si può trovare isolati, ma è comune vederli in gruppetti, sulla stessa foglia. Una volta cresciuti, i tripidi assumono una lunghezza circa doppia, colorazione brunastra/nera e, soprattutto, sono provvisti di ali! Ed è questa la caratteristica che li rende più fastidiosi di altri parassiti. Mentre gli altri parassiti in genere si limitano a rimanere sulle piante dove risiedono le uova, o comunque passano da una pianta all’altra tramite contatto, o trasportati da fattori esterni (vedi afidi), i tripidi possono infestare interi ambienti outdoor/indoor per via aerea. Un problema non da poco. Vi conviene quindi aggredire un’infestazione il prima possibile. Vediamo come.

I (pochi) rimedi contro i tripidi

Dimenticate le innumerevoli soluzioni suggerite per la cocciniglia, per i tripidi il prodotto che funziona al meglio è uno solo: il piretro. Sul mercato ci sono diversi prodotti a base di piretro, come Piretro Garden di CIFO (PFnPO). Uno dei pochi prodotti “chimici” tuttora consentito in agricoltura biologica, il Piretro è un valido alleato anche contro afidi, aleurodidi, bruchi (come quelli che solitamente infestano i gerani). Una volta acquistato quindi torna utile anche per altri scopi. Comunque, pur lasciando un alone sinistro sulla lamina fogliare, il composto non viene assorbito dai tessuti, ma agisce solo per contatto. È quindi molto importante irrorare bene tutta la chioma della pianta, in modo da “beccare” quanti più tripidi possibile. Un paio di trattamenti dovrebbero bastare, stiamo parlando comunque di un prodotto aggressivo.

Ci sarebbe anche la soluzione “Olio di Neem”, l’antiparassitario bio per così dire “universale”. Efficacia leggermente più bassa del piretro, è consigliabile il suo utilizzo solo se proprio ne avete in casa un bel po’ e non volete svenarvi a comprare un altro prodotto.

La rimozione manuale dei tripidi? Divertente, sì, apparentemente efficace, ma la realtà è una sola: dopo aver pulito bene le foglie, tempo 10-15 giorni e le larve gialline di tripidi ricompariranno magicamente. Provare per credere.

Si può fare prevenzione contro i tripidi?

Certo che sì! Il problema, come per tutti i metodi di prevenzione, siamo noi che dobbiamo attuarli. Bisogna prima di tutto credere nell’efficacia di metodi/prodotti, ma soprattutto bisogna poi essere costanti. I cicli di prevenzione dovrebbero essere ripetuti per tutto il ciclo vegetativo della pianta. L’obiettivo è rendere inospitali le foglie delle nostre piante e i prodotti che possono aiutare in tal senso sono due:

  • Polvere di Roccia: composto a base di minerali, esercita un’importante azione disidratante sulla lamina fogliare, azione che rende, di fatto, le foglie meno appetibili per gli insetti masticatori. Consentito in agricoltura biologica, è in effetti molto utile utilizzarlo su piante già attaccate in passato e come potenziale protettore verso larve minatrici e una serie di malattie fungine.
  • Sapone Molle: eh già, questo prodotto non è utile solo contro la cocciniglia. Il sapone molle, come noto, lava la superficie fogliare e la rende più scivolosa, non solo per le cocciniglie, ma per qualsiasi tipo di insetto voglia stazionarvi, magari per stare lì a succhiar linfa. Se ne avete in casa, perché non provarlo.

Conclusioni

Lo avrete capito, i tripidi sono a tutti gli effetti una minaccia per le nostre piante ed è importante riconoscerli e non sottovalutarli. Solo un rapido riconoscimento e l’attuazione delle giuste contromisure permetteranno alle piante attaccate di superare al meglio l’inconveniente e soprattutto di tornare a crescere sane e rigogliose!

Massimo Tortorici